Domani si parte.. si torna a casa.. per festeggiare natale e veder finire questoanno e cominciarne uno nuovo..
La valigia sul letto è quasi pronta.. di questo mese e mezzo passato qua mi porto a casa:
le mattine in autobus per andare al lavoro,
i miei genitori che si perdevano tra i vicoli del barrio e camminavano per ore,
le volate in taxi all’hospital del mar,
i mojito bevuti nei baretti all’aperto la sera io e Patrick mentre Bianca dormiva nel passeggino,
JeanPierre e la sua erre moscia con accento spagnolo e il suo laboratorio folk di chitarre,
i caffè con leche ai banconi del bar,
le passeggiate da turisti con Patrick ricordandoci di tutti i luoghi che avevamo visto assieme la prima volta che eravamo venuti qua,
la luce dell’alba sulla barceloneta,
le passeggiate e i salti di Bianca,
le mangiate alla Paradeta,
Paloma con le sue storie e i suoi sorrisi,
le serate a guardare prima la Carica dei 101 e poi gli Aristogatti,
i pranzi seduti sul banco davanti alla spiaggia mangiando un bocadillo con Georgeos,
le fugaci connessioni wifi al parco della Ciutadella e al centro Civico,
le chiaccherate con Lorenzo e i continui controlli all'acquario che ogni giorno ne ha una che non va,
il mio 34 compleanno rimandato di un week end perché Bianca stava poco bene e festeggiato quello dopo in maniera meravigliosa,
il pan con tomato e le patatas bravas ad accompagnare un ottima cerveza,
i libri letti alla debole luce della finestra mentre Bianca faceva il riposino pomeridiano,
i tanti aerei che Patrick ha preso solo per stare con noi anche solo per un week end,
i miei suoceri con le loro mille attenzioni,
il take away dal ristorante di fronte e i kebab,
le spese al mercato di Santa Caterina con i suoi colori e profumi,
le bottiglie da 8 litri di acqua del negozio di Apu qui sotto casa,
i saluti per strada della fornaia e tutti i panini che ha regalato a Bianca,
i ringraziamenti stile giappo di Andrea per anche la più piccola sciocchezza,
gli incontri fugaci con i miei coinquilini e le urla durante le partite del Barca,
la creazione del sottomarino e gli occhi del prof tutte le volte che ne parlava o lo metteva in azione,
Patrick e Bianca che mi aspettavano fuori dall’ufficio e i loro racconti delle giornate assieme,
la Cattedrale di Santa Maria del Mar e la sua storia,
la conferma di amicizia di persone con cui ho convissuto parte della mia vecchia vita e di quelle che ancora ne fanno parte,
le oche nel chiostro della cattedrale, e i gabbiani che volano tra le barche del porto,
la paella mangiata in una giornata di sole scrivendo le cartoline di natale da spedire ai parenti,
i lenzuoli stesi ad asciugare fuori dalla finestra che bisognava raccogliere prima che aprisse il ristorante di fronte perché non prendessero odore di polpette,
la giornata di ieri a Cadaques, il vento, il freddo, il mare, e l'odore di fragola su tutti vestiti (Bianca mi ha/si è vomitata addosso tutto lo yogurt di fragola, in macchina, tra una curva e l'altra))..mi rimarranno nella mente per sempre
e poi, e poi un sacco di altre immagini rimarranno nella mia mente e nel mio cuore..
Domani si parte..si torna a casa..per festeggiare natale e veder finire quest’anno e cominciarne uno nuovo..
La valigia sul letto è quasi pronta..e fra poco più di un mese e mezzo sarà di nuovo aperta con tanti ricordi italiani da metterci dentro per riportala qua..
Il ponte (del 25 Aprile) sullo Stretto
7 anni fa
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