Il secondo giorno lo abbiamo passato in giro per le strade ciottolate di Byblos..tra rovine romane e fossili ritrovati sulla spiaggia.. Abbiamo mangiato pesce in quello che una volta era il primo e piu grande porto del mediterraneo, abbiamo assaporato la storia passata, gli eventi che furono e immaginato quella civiltà da cui tutto è partito, quella civiltà da cui è nata la scrittura, da cui è nata l'ingegneria civile.. Abbiamo passeggiato assaporando l'aria del mare, l'odore del pesce appena pescato, il profumo dell'incenso e quello di fiori dai grandi petali colorati..
Siamo usciti dal traffico, dalla confusione e dal caos cittadino per un paio di ore e ci siamo immersi nella storia, nella storia che fu e che creo tutto quello che abbiamo oggi.. Abbiamo visto per poche ore la culla della civiltà..
Poi siamo riemersi, e ci siamo rituffati nella città, il sole e il mare erano gli stessi di prima ma l' immagine delle vicende passate era diversa.. Più brutale, più cruda, più attuale..
E abbiamo respirato di nuovo l' aria di incertezza, della mancanza di progettazione futura.. Dove tutto è già successo e dove tutto puó purtroppo ancora succedere..
Il ponte (del 25 Aprile) sullo Stretto
7 anni fa
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