mercoledì 3 marzo 2010

Un mondo di contrasti...(ovvero appunti di viaggio del 27 febbraio 2010)

Pubblicato da casalinga patrizia alle 16:25
La prima cosa che ti colpisce quando arrivi a Marrakesh sono l'ordine e la pulizia...già l'aereoporto con il suo profumo di pulito e le sue vetrate ampie e luminose ti fanno capire che tutti gli stereotipi che uno ha in mente sul marocco sono sbagliati...poi subito dopo la città ti avvolge con i suoi colori, i suoi odori.., i suopi vicoli stretti e bui ma anche le sue strade ampie e rumorose in cui sfrecciano motorini senza sosta e senza regole, gli sguardi delle donne attraverso il velo e quello delle loro tuniche sfarzose leopardate, le mani degli uomini seduti agli angoli delle strade che valgono più di mille parole per descrivere tutta la loro sofferenza e la loro fatica di una vita, e poi..l'incanto della piazza Djemaa el Fna (1) che se al mattino è "praticamente" deserta



nel pomeriggio/sera si trasforma in una grande festa di paese a cielo aperto con carretti che si trasformano in ristoranti ognuno con la sua specialità, le sue panche di legno e i suoi camerieri. Per non parlare poi dei suonatori di tamburi, ammaestratori di scimmie, incantatori di serpenti e l'ormai famoso venditore di denti..umani.



Oggi è stata una mattina in giro per Souk (2)





e per terrazze con veduta sui tetti della città..i nostri acquisti però si sono ridotti a dei saponi di olio di argan (3) al sapore di arancio, ad una collana di feltro



che ha avuto una vita di solo un paio d'ore, e un tamburello per Bianca e per Patrick per incrementare la sua collezione di strumenti musicali del mondo.
Poi dopo tutto il rumore, il frastuono, i clacson dei motorini e dei taxi color crema, e degli zoccoli dei cavalli eccoci qui io e Bianca in un mondo fantastico..fatto di pace, tranquillità, rilasso e colori caldi come il rosso e il giallo..e mentre lei dorme su un divanetto accogliente e morbido,



e suo babbo è di sotto a sudare, farsi massaggiare e insaponare io sono qui accanto a lei che sorseggio un ottimo thè alla mente bollente (un po troppo dolce in realtà.. ma ok)



nella sala d'aspetto di un hammam.
Ieri appena arriavati in realtà eravamo un po spaesati e cosi dato che
Bianca ci teneva un sacco abbiamo fatto un giro in calesse



per ammirare le mura della medina, attraversare i vicoli della Kasbah e osservare le cicogne che placidamente hanno il loro nido sulle torri della città...





(1) La Piazza della Medina di Marrakesh fa parte dei capolavori del patrimonio orale e immateriale dell'umanità. Quei posti cioè che non rappresentano oggetti tangibili ma che sono la rappresentazione di antiche tradizioni che spessi non non hanno una codificazione "scritta" ma sono tramandate oralmente nel corso delle generazioni.

(2) (Arabic: سوق, also souk, suk, sooq, souq, or suq; technical transliteration sūq) è il quartiere commerciale della medina.

(3) L'argan (Argania spinosa o Argania sideroxylon) è un albero diffuso negli aridi paesaggi che caratterizzano il sud ovest del Marocco. Nonostante la scarsità di acqua nel sottosuolo, l'Argania è un albero molto longevo che può arrivare fino a 150-200 anni di età. Il frutto che produce è una bacca di colore verde, simile ad un oliva ma di dimensioni maggiori. Al suo interno contiene una nocciolo particolarmente duro che a sua volta racchiude due o più mandorle da cui si estrae il famoso olio d'Argan. La produzione di questo olio richiede un processo laborioso che fino a poco tempo fa veniva interamente realizzato a mano. L'operazione più laboriosa consiste nell'iniziale rimozione della polpa (destinata all'alimentazione del bestiame) e nella successiva estrazione della coriacea noce contenuta nel frutto. La resistenza di tale guscio viene spezzata dalla pressione di due pietre che schiacciano la noce liberando i semi in essa contenuti. Il passaggio successivo prevede una lenta essiccazione che dev'essere eseguita a temperature moderate. Successivamente, con l'ausilio di una pietra rotatoria simile alle macine utilizzate per la produzione dell'olio di oliva (arzeg in lingua locale), si procede con la macina dei semi. Il tutto viene poi impastato con acqua fredda in modo da facilitare l'estrazione di olio. La pasta ottenuta viene poi rimescolata e sottoposta a pressatura manuale che produce la caduta di gocciole di olio emulsionate in acqua.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

me lo hai comprato un dente .. :-)?
..anzi due ! per i prox mesi due denti possono sempre servire....
la ziona

Anonimo ha detto...

che soddisfazione la nipotina che "richiede" il giro in calesse.
Complimenti alla mamma per l'idea e l'utilizzo delle note didascaliche.
Non vedo l'ora di vedervi!!!!!!!

1italia1 on 18 marzo 2010 alle ore 11:05 ha detto...

vendo olio di argan puro per uso cosmetico a 10 euro
http://arganmarocco.blogspot.com/2010/02/olio-di-argan.html

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