domenica 27 dicembre 2009

ciao caro maestro

Pubblicato da casalinga patrizia alle 16:25
se dovessi scegliere a che età della mia vita tornare indietro, tornerei la, in quella classe di 28 anni fa quando ci entrai per la prima volta.. era il primo giorno di scuola, per la prima volta da quell'anno si sperimentava il tempo pieno..e per i miei genitori che lavoravano a tempo pieno era la soluzione ideale..quel giorno li iniziava per me un nuova avventura e come per me anche per i miei compagni di classe, ma soprattutto per lui..lui che veniva da scuole lontane, un giovane insegnante che per la prima volta si confrontava con il tempo pieno e con una classe di bambini molto molto vivaci.
Lui iniziava la sua esperienza lavorativa assieme a sua moglie, ma lei insegnava nella classe affianco alla nostra e per noi bambini che ci trovavamo tutti i giorni in classe con lui e con l’altra maestra ci sembrava cosi strano che loro marito e moglie non potessero insegnare insieme nella stessa classe e farci allo stesso tempo da genitori surrogati.
Insomma gli anni trascorsi alle elementari penso siano nella mia memoria gli anni più spensierati e piu belli, tanti ricordi sono legati a quegli anni, con lui sempre affianco a noi in tutte le grandi avventure… lui ci ha accompagnato per tutti quegli anni con le sue manone grandi e forti , lui che ci portò in gita a Venezia e io di quella gita mi ricordo tutto, le passeggiate lungo i ponti, le gondole, il pranzo al sacco, lui che organizzava tutti gli spettacoli di fine anno con pranzi annessi nel giardino della scuola, lui che ci faceva tenere un diario per parlare di qualcosa a noi caro e io mi ricordo che avevo fatto un diario sul platano che si trovava davanti alla mia finestra di casa perché era sempre li stagione dopo stagione a osservarmi, studiarmi, lui che ci faceva cantare e suonare e io mi ricordo che odiavo questi momenti e lui lo sapeva e si impegnava e faceva di tutto per farmeli amare e mi metteva a suonare i piatti perché era l’unica cosa che mi divertiva e per cui non serviva un grande ritmo, lui che ci raccontava storie tra cui la storia di Zucca pelata che era la mia preferita, lui che non si arrabbiava mai ma quando lo faceva con il suo vocione metteva tutti a tacere, lui che mi ha permesso di dare l’esame di quinta media chiusa in un ospedale da sola mentre i miei compagni di classe quell’anno si erano addirittura chiusi dentro al bagno per fargli uno scherzo..
Di quegli anni ricordo tutto, le fredde mattine quando ci si incontrava da me e a piedi si andava a scuola e i freddi e bui pomeriggi quando si tornava a casa. Tutti i miei compagni ora hanno vite diverse, c’è anche chi non vive più qui, e con alcuni ci sentiamo ancora, ogni tanto, nei momenti importanti delle nostre vite, lontani giorno dopo giorno ma in realtà vicini..legati..da quegli anni passati assieme, che ci hanno formato, cresciuto..
Insomma ieri c’è stato un collegamento telefonico tra molti di noi, per consolarci, per ripensare a quegli anni, e a lui che nel pomeriggio di natale se ne andato, cosi all’improvviso..senza dolore..e che rimarrà nei nostri cuori per sempre perché è grazie a lui che siamo quello che siamo oggi…
Ciao caro maestro Giorgio!

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