mercoledì 27 maggio 2009

ancora Marina

Pubblicato da casalinga patrizia alle 16:00




lo so rischio di diventare monotematica e quindi spero che questa sia l'ultima volta che ne parlo..ma a me il paese in cui sono nata e cresciuta piace..anzi forse mi piaceva molto di più quando non era ancora cosi famoso e "rinomato" (che comunque è una parola grossa...)
e a quanto pare piace un sacco anche ad una mia amica d'infanzia che ha scritto questo toccante pezzo pubblicato nel giugno 2008 per un giornale locale...

"Cara Marina,
ne sono passati di anni da quando nel 1872 è nato il primo stabilimento balneare che ti ha portato
a diventare poi una località turistica.
Ti ricordi quando negli anni Cinquanta, i nostri nonni, allora giovinastri baldanzosi, dalla campagna, venivano al mare in bicicletta e poi, più avanti, portavano le famiglie in villeggiatura
per tutto un mese (alla faccia dei nostri week end mordi e fuggi!)?
Mia mamma si ricorda ancora le mitiche colazioni al Baretto(c’era già!) dopo la passeggiata
nella palizzata.
Poi sono arrivati i ruggenti anni Sessanta e Settanta e ti sei messa a lucido per i turisti tedeschi
e francesi e per le loro aitanti ragazze, da sempre menzionate da mio babbo, che facevano girare la testa a tutti i ragazzi della zona. Che spensieratezza avevi nei locali da ballo, la Grotta
verde ed il leggendario Circolo dei forestieri, in cui hai visto approdare miti del calibro di Mina, De Andrè e Patty Pravo e dove i ragazzi sapevano divertirsi ballando twist e boogie boogie,
sorseggiando una spuma.
A seguire gli anni Ottanta con il turismo famigliare nelle decine di alberghi e pensioni, la festa
del Mare, i fuochi d’artificio e il mitico “scivolone” del Bagno Lucciola (altro che Aquafan!).
Con l’arrivo degli anni Novanta ti sei un po’ imbruttita e dopo i fenomeni di mucillagine che
invadevano le spiagge e facevano scappare i turisti, l’economia locale boccheggiante ti ha reso
un po’ sola.
Che fare allora? Una decina di anni fa sono arrivati gli happy hour che, come salvatori della patria, ti hanno reso frizzante aiutandoti a far balzare di nuovo il tuo nome al di fuori della provincia. Con loro però, oltre a una marea di ragazzi ogni week end, sono arrivati anche i problemi e le polemiche: i parcheggi che mancavano, gli ubriachi per le strade, il divertimento che faceva rima con sbandamento.
A quel punto ti sei un’altra volta rimboccata le maniche, visti i difetti e ascoltate le critiche hai
tenuto per te il meglio e cercato di eliminare il peggio.
Hai iniziato a rivolgerti ad un turista selettivo che cerca quel qualcosa in più oltre alla spiaggia
e agli ombrelloni: dai salotti letterari della Duna degli Orsi, alle altre iniziative culturali
sulla spiaggia (quest’anno anche ‘L’Università va al mare’), dalle lezioni di fitness e yoga ai tornei
internazionali di racchettoni e beach volley, dai mercatini di antiquariato artistico al contest
internazionale di skate, dalla sfilata di moda per la Notte Rosa alle mostre di sculture e dipinti,
fino ad arrivare ai concerti alternativi dell’Hanabi e a quelli al Plenilunio dell’orchestra Città
di Ravenna passando da quelli di musica pop nella neonata Marinara.
Insomma, di strada ne hai fatta e credo che nei prossimi anni ne dovrai fare ancora di sforzi per
migliorarti, ma ti chiedo comunque di rimanere sempre come sei. Un po’ speciale almeno ai
miei occhi."

1 commenti:

Anonimo ha detto...

....e speciale anche ai miei occhi, e agli occhi di tutti coloro che la sanno vedere, o meglio, che la riescono a percepire con tuttii sensi.

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